L’equilibrio di N(Cl)ash

L’equilibrio di N(Cl)ash

No no, non è una formula chimica, tranquilli.
È qualcosa di molto più spaventoso: è matematica! (Muahauahahaahahah)
Che, guarda caso, si applica magistralmente al gioco che amiamo tanto.

chess - L'equilibrio di N(Cl)ash

Perché se mi stai leggendo giochi a Clash of Clans, no? E, che tu sia un novellino o un veterano del gioco, hai un obiettivo solo: crescere. Di livello, di municipio, di truppe, di tecnica, in una sola parola, vuoi maxxarti.
E se ti han brillato gli occhi nel leggerlo, allora vuol dire che sei un giocatore, che, per arrivare al top, utilizza una strategia. Anzi, LA STRATEGIA, la migliore strategia. Che, secondo te, è quella che ti porta ad avere il miglior guadagno possibile, con il minimo sforzo, o nel minor tempo, giusto? In gergo tecnico, questo guadagno si chiama payoff. Tienilo a mente che viene buono per dopo, tranquillo.
Ovviamente in un clan mica ci sei solo te, a giocare. Ed è proprio qui che viene il bello. Perché come tu adotti la strategia migliore per te, anche gli altri membri del clan lo fanno, per non parlare degli altri 40 milioni di players. E tutti adottano la miglior strategia, cioè quella del massimo “payoff” con il minimo sforzo, giocando in modo da massimizzare il guadagno delle risorse, il tempo dedicato al gioco, le stelle guadagnate in war e così via.

john nash - L'equilibrio di N(Cl)ash

Finché non si raggiunge un equilibrio. Quello in cui nessun player ha interesse nel modificare la propria strategia. In termini tecnici, l’equilibrio di Nash. (Se volete sapere chi è Nash, vedetevi il film A Beautiful Mind)

John Nash, uno dei più brillanti matematici puri contemporaneo (mica pizza e fichi, eh, solo roba seria qui a The Last War) dimostrò che, “date certe condizioni, esiste sempre un equilibrio nel quale ciascun giocatore deciderà la sua mossa indipendentemente da quella dell’avversario e non la varierebbe nemmeno se conoscesse quest’ultima“.

Cioè? Cioè sono talmente abituato a quel modo di giocare, che non lo cambierei nemmeno se sapessi cosa fa il mio avversario. Tradotto in termini clashiani: sono talmente abituato ad usare quella tecnica xxxxx che la uso anche se l’avversario ha una base anti xxxxx. Oppure, ho sempre migliorato prima determinate truppe, che continuo a farlo anche se mi han detto di non farlo. Ho sempre migliorato o messo determinati edifici cambiando di th che continuo a farlo anche se… Beh, avete capito.

Ma questo equilibrio, paga? È la strategia migliore da adottare?
In parole povere, no! Vi risparmio la dimostrazione matematica, tranquilli. Ma è dimostrato che raggiungere l’equilibrio non è affatto la scelta migliore. Anzi, appiattisce il gioco e lo rende statico.

Qual è allora la scelta migliore? La migliore strategia di gioco?


Ogni giocatore razionale dovrebbe fare il bene per sé e per gli altri.

John Nash
clash clans balance update - L'equilibrio di N(Cl)ash

Fare il bene per sé e per gli altri non è affatto una scelta altruistica, come potresti erroneamente pensare. Al contrario è una scelta utilitaristica. Perché solo facendo questa scelta, io massimizzo davvero il mio guadagno. Solo capendo che non posso giocare “solo per me”, ma “insieme a te”, riesco ad avere il massimo profitto. In termini di gioco quindi, non è il raggiungere l’obiettivo massimo per me. Parliamoci chiaro: che te ne fai di un th12 tutto maxxato se poi hai i muratori a spasso e devi ancora capire come fare una base “forte in difesa”? O peggio ancora, sei poco aggiornato con gli attacchi?

E allora utilizzo il concetto del “fare il bene per sè e per l’altro”. E passo alla pratica: mi metto a fare sfide, non per far vedere quanto sono bellofigo, ma per migliorare me e il mio compagno di clan; mi metto a ricercare l’attacco migliore, il base layout migliore. Che cambierà sempre ad ogni bilanciamento, aggiornamento, che romperà sempre l’equilibrio. Ma anche che mi cambierà l’umore, l’esperienza e le capacità mie e dei miei compagni di viaggio.
E arrivo alla conclusione che il bello sta nel gustarsi il gioco, crescendo in maniera equilibrata, mettendomi a confronto con l’altro e elaborando strategie vincenti, migliorando come player parte di una community, elaborando la migliore strategia non solo per essere Top e basta, ma per essere un apporto costruttivo al gioco. Perché non vince chi arriva al Top, ma chi si diverte di più arrivandoci.

Perché solo facendo il bene per me e per gli altri, dimostro di essere un player razionale. Altrimenti, sarò sempre un povero ottuso, che crede che giocare a modo suo, sia il modo migliore.

Simon C.


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