E-Sport sui mobile game: a che punto siamo?

E-Sport sui mobile game: a che punto siamo?

E-Sport sui mobile game: a che punto siamo?

Salve amici e lettori del TheLastWar, oggi in quest’articolo parleremo di E-Sport, toccando vari aspetti e constatando come questa realtà sia in evidente crescita.

Il mondo delle competizioni dei videogiochi è  un universo ricco di sfaccettature e storie differenti.  Un mondo in crescita iniziato con Quake  e poi con League of Legends; incredibile quanto soldi stiano producendo gli e-sports.

Iniziati nel 1997 sono diventati un movimento mondiale seguendo il passo della tecnologia dell’economia, peccato però che in Italia tale mondo non è ancora ben compreso e apprezzato.

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Un giro di Interessi, marketing,sponsor fuori da ogni immaginazione…un gioco trasformato in uno spettacolo,  giocatori trasformati in personaggi, è stato questo a far scatenare la scintilla. I coreani vi sono riusciti nel 2001 con “star craft”, in Corea del sud ci sono 3 emittenti che trasmettono e-sport dalla mattina alla sera.

Sono veri e propri atleti conosciuti da tutti e che mostrano e condividono le loro prestazioni attraverso i loro canali seguiti da milioni di persone e che viaggiano in tutto il mondo per partecipare ai vari tornei.

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Oramai è  il loro lavoro: allenarsi, partecipare ai tornei e portarsi a  casa il montepremi. Si sono contati più  di 1 miliardo di giocatori al mondo.

Approssimando un paio di conti ,un fan di E-Sport porta con sé circa 3 dollari di guadagno ,a differenza di quelli dell’ NBA che ne porta 50…a dimostrare che siamo ancora all’inizio di questa carriera. 

Molti si avvicinano per veder giocare e imparare trucchi o strategie dei vari giochi, altri per vedere 2 campioni sfidarsi al pari di giocatori di tennis ai livelli di Federer o Nadal. A differenza di sports come il calcio o il tennis,le competizioni dei video giochi sono molto accessibili. 

Tutti giocano, è  una forma di intrattenimento,  tutti sono connessi a Internet ed è  la nuova forma per socializzare e conoscere gente di ogni fascia di età, di tutto il mondo. E spesso , ci si riunisce da ogni dove per poter giocare insieme,fare una squadra e competere. I giochi sono competitivi,la gente è competitiva, c’è sempre questa grande voglia di migliorarsi, e nessuno ama   perdere.

Si arriva a studiare ogni mossa, perché queste hanno dei tempi di attivazione a seconda che si usi una tastiera o un mouse,quindi parliamo di veri e propri allenamenti, che,pensate un po’, portano al deterioramento delle mani.

Ebbene sì, in alcuni giocatori professionisti di E-Sport è stato visto un progressivo deterioramento delle cartilagini delle mani; il riuscire a coordinarsi con il mouse e la tastiera  richiede  dei movimenti molto difficili e richiede uno sforzo fisico notevole.

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Poi si valuta l’aspetto caratteriale:  facendo parte di un team,esiste una sorta di gerarchia che ti porta a rispettare una strategia e che ti vieta di fare il “Rambo” della situazione. Le squadre devono essere coordinate e affiatate:  è questo il grande segreto del successo e del 90% delle vittorie negli e-sports. 

Ma ,udite udite, il  futuro dei video giochi, ora,si sta basando su quelli presenti su mobile. Ed è qui che tutte le case  di videogiochi si stanno concentrando, facendo incassi da record,anche se è  più difficile entrare nel cuore dei giocatori di mobile,che vedono il mondo degli E-Sport come una realtà acerba e non pronta.

La cosa che ci lascia un po’ perplessi è che forse un domani i nostri figli, quando ci chiederanno di giocare un po’ di più ai videogiochi , noi non risponderemo più ” no,studia“, ma saremo complici di un deterioramento della società sempre più ipnotizzata  da colori e da competizioni da stanza, fino a farla diventare “asettica”: togliendo ai nostri figli il piacere ( sconosciuto) di uno sport  all’aria aperta o alla nascita  di “una comitiva, un gruppo” di amici fatta per strada prendendo a calci una lattina di coca cola.


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