Clash of Clans o Fornite?
Clash of Clans o Fornite?
Quando la maggioranza dei players ha cominciato a giocare a Clash of Clans, lo sviluppo del villaggio era molto diverso da quello odierno.
Iniziavi a giocare e i villaggi e i miglioramenti si susseguivano velocemente. Questione di minuti, ore, all’inizio, poi, aspettando uno o due giorni, riuscivi ad arrivare a costruirti il castello.
Entravi nei primi clan che ancora non avevi capito bene a cosa servissero tutte quelle truppe, e intanto per migliorare il villaggio, si viaggiava nell’ordine delle settimane.
Nella tua peregrinazione tra i clan, trovavi un clan “accademia” nel quale cominciavano a spiegarti i rudimenti delle tattiche.
Ti spiegavano che è poco produttivo fare 187 truppe diverse, se vuoi attaccare bene, ma che è necessario che il tuo esercito abbia una sua logica. Ti spiegavano che è fondamentale “uppare completamente il “villo“, “maxxarlo” prima di passare di municipio, che a th6 sono meglio mongolfiere e domatori nel castello in attacco, piuttosto che un drago.
“Ma è più forte il drago!” -pensavi te, ma imparavi subito che la tua logica da novellino si infrange contro l’esperienza di chi ci sa fare.
Arrivavi a th7, intanto, e i miglioramenti prendevano qualche mese. Imparavi a usare i draghi, e cominciavi a scoprire le prime sigle: la barch, a th8 draghi, gowiva e gohog.
A th9 scoprivi quanto potessero essere forti le streghe e i mastini abbinato alle mongolfiere e agli sgherri che avevi sempre ignorato, che si aggiungevano alle altre tecniche apprese. E mano a mano che crescevi, entravi a fare parte di un mondo dove la “tecnica universale” non esisteva più.
Lo studio del villo diventava caratteristica fondamentale in war, da th10 in su. Cominciavi a guardare il posizionamento delle difese, a passare in rassegna le tue truppe e a creare combinazioni tue. Cambiavi quei dettagli che facevano la differenza tra un fail e le 3 stelle.
Ogni cambio di municipio era un trauma perché ritornavi ad essere “pollo”.
La frase “fino a ieri con questa tecnica trissavo” è qualcosa che tutti abbiamo detto. Perché dovevi farti l’occhio sulle nuove difese, ricominciare a “vedere” l’avversario, i suoi punti deboli. Acquisivi quindi nuove truppe integrandole poco a poco nel tuo esercito, e perfezionavi le vecchie tecniche sempre più. Nel tempo. Ecco, il tempo.
Perché è con il tempo che ciò succede, e più vai su di livello e più tempo ti serve a diventare un bravo player, a padroneggiare le tecniche adatte. Molti maledicono il tempo che serve per migliorare al massimo i propri villaggi. Ma quel tempo è essenziale per crescere in capacità di attacco ed acquisire un buon bagaglio di competenze, cosa che vale molto più di una truppa maxxata o ad un villaggio potenziato.
Il nuovo aggiornamento porta una nuova accelerazione alla crescita del villo. Prima le gemme, poi gli artefatti, dopo i martelli, ora le missioni.
Ora, c’è da dire che con il Gold Pass, Clash of Clans ha trovato un buon compromesso tra lasciare il gioco “free to play” e farlo diventare un “pay to win”.
E questo non è poco, riconosciamolo. Offrire un intrattenimento negli anni sempre in evoluzione, senza farlo diventare noioso, anzi, con features sempre più coinvolgenti, fa capire che il gioco non è affatto passato di moda, come molti asserivano qualche mese fa.
C’è “qualquadra che non cosa”, però.
Perché con il Gold pass, un qualsiasi pincopallo, con una piccola quota mensile, potrà acquisire premi che porteranno alla costruzione di un th12 vero, completo, in un tempo che è la metà o anche meno dell’attuale.
Che possibilità di essere buoni player avranno questi giocatori che non avranno avuto il tempo materiale di sperimentare le tecniche?
L’accumulo veloce di risorse e di artefatti farà crescere il villaggio molto, forse troppo velocemente. Ma non ci sarà il tempo di imparare a padroneggiare una tecnica che subito ne dovrò adottare un’altra.
Saremo quindi invasi da players con villaggi th12 maxxati ma incapaci di un attacco decente? Di gestire un accurato planning o trovare la giusta tecnica per le tre stelle?
E come faranno questi players poi a gestirne altri, in caso dovessero consigliare loro la giusta tecnica di attacco?
Un’altra problematica la possono creare le skins personalizzabili per gli eroi, sbloccabili solo con il Gold Pass. Non perché offrano vantaggi in termini di gameplay, ci mancherebbe. Altrimenti per essere competitivi bisognerebbe a tutti i costi pagare e questo avrebbe un effetto boomerang sul gioco.
Ma perché la “corsa alla skin” favorirà l’acquisto del Gold Pass da parte di chi Clash lo prende come l’ennesimo gioco da avere sul proprio dispositivo. Si avranno quindi players che puntano tutto sull’estetica del proprio villaggio, più che alla sostanza, da sempre alla base di questo gioco.
Siamo proprio sicuri che tutta questa accelerazione e questa corsa all’estetica giovi alla qualità del gioco?
Simon C.
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