Cosa sta succedendo ai Gamers?

Cosa sta succedendo ai Gamers?

Noi videogiocatori parliamo sempre di videogiochi, tornei, console, PC… ma non parliamo mai dell’aspetto fondamentale di questa industria: quelli che li giocano! Ricordate il primo giorno in cui avete preso in mano un joystick o un joypad per giocare? Se sì beh, probabilmente quello è il giorno in cui siete entrati a far parte della community più grande del mondo, quella dei gamers!

Una volta…

Che sia stato lo stick di un cabinato del bar della piazzetta o il mouse e tastiera del PC di casa da qualche parte abbiamo iniziato tutti. Ed è proprio qui che nasce la figura del “gamer”, in altre parole colui che gioca ai videogiochi. Così come le tecnologie di quesito settore si sono evolute in pochissimo tempo anche noi abbiamo cercato di stare al passo con loro, molto spesso spendendo soldi e tempo della nostra vita. Ci siamo visti amici e parenti darci contro per questa nostra passione, non capendo cosa si prova a finire un livello di Doom, salvare la principessa Peach o trovarsi in un dungeon poco raccomandabile. Emozioni che difficilmente nella vita vera si possono provare e che solo noi possiamo raccontare. Infatti, in alcuni casi ci siamo visti esclusi dal mondo reale e chiusi in uno spazio parallelo a questo. Un mondo fatto di paura, terrore, ansia, preoccupazione, entusiasmo, felicità e gioia! Ecco perché ci rifugiavamo in mondi fatti di bit in cui nessuno poteva criticarci o dirci niente, avevamo trovato la nostra comfort zone.
Ed è anche per questo che al termine gamer fu aggiunta un’accezione di cui non proprio tutti andavano fieri: quella del “Nerd”, una figura che passa giorno e notte a giocare ai videogiochi e che ha difficoltà a rapportarsi con il resto del mondo.

Oggi è meglio o peggio?

Ma se ci pensiamo bene al giorno d’oggi le cose sono cambiate radicalmente: abbiamo ottenuto il nostro riscatto sociale. L’internet ha permesso di unirci, di combattere per la stessa causa ed affrontare l’ennesima guerra debellando (quasi) tutti i pregiudizi e luoghi comuni a cui eravamo associati. L’essere gamers ci aiuta a relazionarci. Oggi il videogiocatore è una persona stimata e ammirata: se pensiamo al mondo competitivo non possiamo nascondere che è rappresentato da persone con tali abilità da sorprendere chiunque li guardi mentre giocano. Ad esempio in Corea molte famiglie durante l’ora di cena guardano le gesta dei pro gamers per accaparrarsi la Summoner’s Cup mentre combattono nella Landa degli Evocatori. Il mondo dei videogiochi è cambiato, e i gamers insieme a loro. Riconoscersi in una comunità di questo tipo ci aiuta, ora dire di essere un gamer non è motivo di vergogna ma di vanto! E voi vi riconoscete in tutto ciò? Siete contenti di come si sta evolvendo il mondo dei gamers? Fateci sapere!

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