Storie di clash: stimbrelli

Storie di clash: stimbrelli

Prima o poi avrò anche io l’onore di una storia di clash. Si, è arrivato il tuo turno Robin.
La mia amica Robin è una ragazza italiana trapiantata da qualche anno in Germania.
Lei è la mia Robin come se io fossi un fantomatico Batman e io sono la sua Pippi. Nomi di fantasia come se non bastassero i nick di gioco. E ho messo pure un nick pippi a un villino da come ho gradito il soprannome.

Tempo fa venne in clan un ragazzo che conosco da tempo, capo di un clan in pausa. Lei era co lì e lo seguì.
Ho fatto il capo e il co “di fiducia”, in diversi si sono appoggiati a me. Una cena, un viaggio, un imprevisto, tanto c’è Marta e uno si assentava tranquillo.
Ma Marta non aveva mai avuto qualcuno che coprisse quel ruolo per lei. Voglio esplicitare che non è che in clan ci fossero parassiti, anzi molti davano una mano, se non entrambe. Ma la mia Robin era di più. Mi ha fatto sentire psicologicamente libera. Grazie a lei non ho più sentito “l’obbligo” di esserci sempre che sennò manca qualcosa. E ho finalmente capito quanto sono preziose le persone che ti fanno sentire le spalle coperte.
Notai questa cosa a luglio quando partii, aveva qualche problema e dopo un po’ di war mi chiese timidamente quando sarei rientrata. Lì capisci come il mettersi in gioco e aiutare per alcuni è totale.

Ha altre caratteristiche fantastiche e una è stimbrelli. La filosofia di stimbrelli è il suo modo di dire dopo un fail clamoroso piuttosto che altro che da sui nervi che essendo su un gioco si può prendere tutto con un po’ di leggerezza.
Una parola stramba che piazzata nella chat al momento giusto riporta l’allegria.

Quando arrivò in clan non attaccava particolarmente bene ma si è sempre buttata con entusiasmo su qualsiasi proposta di sfide e truppe. Ha passato serate a fare sfide, inizialmente con me poi con altri.
E lei che faceva sfide invoglia altri pure che si uniscono. Oggi suggerisce e discute da dove e con cosa attaccare… A volte bene, a volte meno bene… Dipende.

Io credo che l’entusiasmo che può portare una persona così in un clan sia impagabile e che persone così siano solo una benedizione.

Poi come tutti non è perfetta, ha le sue impuntature e i suoi difetti. Il primo e più grosso è di provare a aiutare una come me e di rischiare di avere bisogno pure lei della sua robin, ma alla fine anche se in futuro non si giocherà più insieme resterà una bella amicizia e… Stimbrelli.

Auguro a tutti i player di trovare il loro Robin e che sappiano valorizzarlo come è giusto che sia.

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